venerdì 20 novembre 2009

Peru' e Bolivia

Dopo il deserto, siamo stati a Cusco, città dove respiri sia la presenza Inca che l’atmosfera coloniale, stupenda. Poi un salto in Amazzonia e adesso abbiamo da poco passato la frontiera boliviana, siamo sul lago Titicaca. Sapete qual’e’ la cosa che mi sto godendo di piu’ qui sul lago? ...il silenzio! Questo meraviglioso silenzio, che ti fa ricordare tutte quelle cose a cui il casino di tutti i giorni non ti fa pensare, il silenzio che ti fa capire quali sono le cose importanti.
Voglio omaggiare il grande popolo dei “mochileros”, i “backpackers”, gli “zaino in spalla”.
Stiamo conoscendo tante persone, tanti viaggiatori che arrivano da tutto il mondo… tranne che dall’Italia! Italiani zero. E va bene, è interessante confrontarsi con culture e modi di pensare diversi. La cilena che produce i fiori di Bach a casa sua e ce ne regala una boccetta, i peruviani che ci ospitano a dormire a casa loro, le ragazze francesi avventurose che come noi hanno fatto un blog sul loro viaggio di 6 mesi per il mondo, il mago e illusionista canadese, gli statunitensi che ce l’hanno con Bush perché grazie a lui devono pagare 140 dollari per entrare in Bolivia, tedeschi che non consultano la guida di un solo Paese, ma hanno quella di tutto il Sud America. C’e’ stato un momento, stavamo passando a piedi il confine tra Peru’ e Bolivia, eravamo una ventina di ragazzi, con lo zaino, chi con la chitarra, chi mangiando, chi guardando la guida, tutti diversi, di differenti Paesi, ma uniti, come una famiglia, con in comune la voglia di conoscere, di mettersi in gioco, di crescere. Mi sono quasi commossa.
Lara