lunedì 30 novembre 2009

Bolivia

siamo rientrati ieri dal Salario di Uyuni , un deserto fantastico al sud del paese , raggiungendo quota 5250 mt di altitudine , ed il fiato manca davvero!non solo per le meraviglie della natura , ma anche per l'ossigeno!curisita' stanotte mi sono svegliato per la mancanza di ossigeno, ho dovuto aprire la finestra e respirare a bocca aperta...aspettando il mattino!non siamo proprio abituati a queste alture!...e la coca non ci aiuta molto :)
domani mattina partiamo per citta' di Panama , finalmente il mare e il livello del mare!:)
dopo un mese sopra i 4000 mt e' il corpo che ci richiede mare e relax, dopo i km macinati fino ad ora e non solo coi mezzi di locomozione , ma soprattutto a piedi.
questo paese devo dire che mi ha colpito per lo splendore naturale , ma mi ha lasciato proprio male per il carattere scontroso della gente , ovviamente non tutta , ma la maggior parte e' scontrosa , forse la politica sta mandando troppi segnali contro lo straniero e questo e' il risultato!troppo incentrati sull'identita nazionale e poco aperti all'esterno!rarita per il centro e sud america dove ho sempre trovato disponibilita' e familiarita' tanto da tornarci molto spesso.
per certi versi la politica qui e' piu' pressante che a cuba dove c'e' un manifesto rivoluzionario ogni 50 mt...qui mi e' sembrato uno ogni 25 mt...:)...c'e' sicuramente qualcosa che non va o forse non siamo entrati proprio dentro del tutto nell'argomento e forse questo presidente sta facendo molto per il paese , ma ripeto la percezione e' stata che non siamo proprio ben visti...vedremo il futuro cosa ci dira'.

elio



















































venerdì 20 novembre 2009

Peru' e Bolivia

Dopo il deserto, siamo stati a Cusco, città dove respiri sia la presenza Inca che l’atmosfera coloniale, stupenda. Poi un salto in Amazzonia e adesso abbiamo da poco passato la frontiera boliviana, siamo sul lago Titicaca. Sapete qual’e’ la cosa che mi sto godendo di piu’ qui sul lago? ...il silenzio! Questo meraviglioso silenzio, che ti fa ricordare tutte quelle cose a cui il casino di tutti i giorni non ti fa pensare, il silenzio che ti fa capire quali sono le cose importanti.
Voglio omaggiare il grande popolo dei “mochileros”, i “backpackers”, gli “zaino in spalla”.
Stiamo conoscendo tante persone, tanti viaggiatori che arrivano da tutto il mondo… tranne che dall’Italia! Italiani zero. E va bene, è interessante confrontarsi con culture e modi di pensare diversi. La cilena che produce i fiori di Bach a casa sua e ce ne regala una boccetta, i peruviani che ci ospitano a dormire a casa loro, le ragazze francesi avventurose che come noi hanno fatto un blog sul loro viaggio di 6 mesi per il mondo, il mago e illusionista canadese, gli statunitensi che ce l’hanno con Bush perché grazie a lui devono pagare 140 dollari per entrare in Bolivia, tedeschi che non consultano la guida di un solo Paese, ma hanno quella di tutto il Sud America. C’e’ stato un momento, stavamo passando a piedi il confine tra Peru’ e Bolivia, eravamo una ventina di ragazzi, con lo zaino, chi con la chitarra, chi mangiando, chi guardando la guida, tutti diversi, di differenti Paesi, ma uniti, come una famiglia, con in comune la voglia di conoscere, di mettersi in gioco, di crescere. Mi sono quasi commossa.
Lara



















































sabato 7 novembre 2009




Peru'

Siamo in Peru’, Huacachina, dopo una breve parentesi londinese.
Londra e’ sempre molto affascinante, ricca di innovazioni e stravaganza…colpisce sempre!
Chissa’ che non ci si ritagli un po’ di tempo da passare al rientro in Europa!
Qui ho rincontrato con piacere un vecchio amico che non vedevo da anni.

Huacachina e’un’oasi nel deserto circondata da due alte fino a 300 mt!ci stiamo rilassando per poter ripartire poi alla volta di Puerto Maldonado nell’amazzonia peruviana.

Elio










Siamo stati a Londra solo un giorno e mezzo, ma alla fine del viaggio, quando torniamo in Europa, ci vogliamo passare un po’ più di tempo, perché merita. Si respira proprio aria di libertà e di opportunità, dove ognuno può essere se stesso e fare quello che lo realizza di più, senza burocrazie o persone che ti ostacolano. Abbiamo incontrato un amico di Elio che vive lì da 5 anni e abbiamo conosciuto un ragazzo italiano che lavora qui da qualche anno. Parlando con loro, vedendo il loro esempio, ho capito una cosa importante: devi avere ben chiaro quello che vuoi, quello che ti fa stare bene e quello che ti fa stare male e vivere e lavorare per questo, ma senza diventarne schiavo, sempre disposto ad ascoltare quello che hai dentro e a cambiare rotta se qualcosa non va.
E sento che finalmente sto iniziando a farlo anch’io, non mi nascondo più dietro a delle scuse e non scappo più, ho il coraggio di riconoscere chi sono e come voglio vivere. Sono entusiasta di questo, ma allo stesso tempo mi spaventa un po’: so che non sarà facile, non sarà facile tagliare con le abitudini, con una vita che tiravo avanti ma che non avevo scelto veramente e che mi faceva soffrire. Adesso è ora di scegliere di essere felice. Finalmente ho capito, voglio ricominciare, e sento che stavolta è la strada giusta.

Lara